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Come ripristinare il fluire dell’amore

La mamma è la mamma, il papà è il papà. I genitori sono i grandi, i figli sono i piccoli.
Il grande da, il piccolo riceve.
Il piccolo che ha ricevuto a livello fisico, emotivo, psicologo ed energetico lo sguardo e il sostegno amorevole di mamma e papà, diventa un adulto in grado di dare e ricevere amore sentendosi alla pari con l’altro.
Il flusso d’amore scorre liberamente, in armonia ed equilibrio.
Un piccolo che non ha ricevuto ciò di cui aveva bisogno
interrompe il contatto con i propri bisogni e cerca, fuori da sé, qualcuno che possa soddisfare i propri desideri e bisogni.
In questo caso il flusso d’amore è stato interrotto.

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Cosa sono le Costellazioni Familiari?

Le costellazioni familiari sono una tecnica per conoscere se stessi attraverso la storia della famiglia, per prendere consapevolezza dell’influenza che il sistema famiglia può avere avuto e avere ancora, nella scelta della propria vita, nei rapporti quotidiani con chi ci sta accanto.
Le costellazioni familiari non modificano gli eventi ma aiutano a riconoscere le dinamiche inconsce e renderle consce, in modo da poter essere sciolte.
Tutti noi riceviamo dalla nostra famiglia di origine le caratteristiche genetiche, la loro storia (traumi compresi), le credenze, la sua forze, le risorse. Tutto ciò può manifestarsi in modo tangibile ma anche in modo non visibile alla nostra consapevolezza attraverso meccanismi automatici che ci condizionano nei nostri comportamenti, nelle relazioni, nel modo in cui viviamo. Attraverso le Costellazioni Familiari è possibile portare alla luce queste dinamiche nascoste che non ci permettono di vivere in maniera autentica.

Prossimo gruppo di Costellazioni Familiari: Domenica 2 Ottobre 2022 a Rimini.
Dettagli qui

Sara ha una vita professionale appagante ma desidera vivere una relazione sentimentale serena, consapevole, stabile eppure incontra solo uomini già impegnati o che comunque non vogliono impegnarsi con lei.

Federico si sente sottostimato sul lavoro, ha delle buone intuizioni che non gli vengono riconosciute e fatica ad affermarsi e sentirsi riconosciuto nel suo valore.

Filippo è un business man di successo ma nel momento in cui viene lasciato dalla moglie, di cui non si sentiva nemmeno più innamorato, crolla e si sente depresso e privo di energia.

Luisa cerca una casa in cui vivere da due anni ma ogni volta che sta per concretizzare il suo sogno questo viene immancabilmente infranto e tuttora vive in casa con i genitori di cui si prende cura tra amore e frustrazione.

Quando uno stesso “copione” si ripresenta più volte nel nostro cammino o un “blocco” ci impedisce di vivere con serenità la nostra vita è importante cercare la genesi del problema.
Chi si rivolge a un costellatore ha spesso la necessità di comprendere qualcosa che altre tecniche non sono riuscite a portare alla luce; nella maggioranza dei casi il richiedente è un adulto che si è imbattuto in un ostacolo piuttosto ingombrante.
Un momento di difficoltà profonda è sempre fonte di riflessione e di cambiamento e la nostra maturità psicologica e spirituale può aiutarci a comprendere che il caso o la fatalità non possono essere le uniche bussole che determinano la direzione del nostro vissuto verso il futuro.

A cosa servono le Costellazioni Familiari ?

  • A comprendere perchè ripetiamo gli stessi schemi comportamentali con noi stessi e con gli altri.
  • A compiere passi verso un cambiamento positivo.
  • A sciogliere quei nodi che non permettono che la nostra vita fluisca come desideriamo.
  • A migliorare la nostre relazioni.
  • A prendere visione e consapevolezza della realtà di una certa situazione.  Realtà conscia, inconscia, mentale, emotiva, corporea, spirituale.  E a viverla in modo più sereno, libero, armonioso, chiaro.

Per esempio: costellando la propria relazione con il partner, o con la famiglia, con un figlio, con un ex, con il denaro, con il riconoscimento del proprio valore, con il lavoro, con la propria casa, con una decisione da prendere, con i propri confini, con la felicità, con l’amore, con la propria sessualità (gli esempi sono infiniti) si ha modo di comprendere quali elementi stanno ostacolando la realizzazione e l’armonia di quella relazione.
“Mettendo a posto” quegli elementi che bloccano il fluire, diviene semplice vivere meglio le situazioni che ci stanno a cuore.

In quali casi è utile una Costellazione Familiare?

In tutte quelle situazioni in cui:

  • Ci sembra di essere invisibili.
  • Ci sentiamo profondamente soli e viviamo con dolore ogni tipo di separazione, cadendo in atteggiamento di dipendenza o di evitamento per paura di soffrire.
  • Ci sentiamo cronicamente stanchi, appesantiti, demotivati.
  • Viviamo un senso di esclusione, ci manca il senso di appartenenza.
  • Viviamo stati di eccessiva ansia e preoccupazione per le persone che amiamo.
  • Fatichiamo a superare un lutto, una perdita, una separazione.
  • Ci sentiamo frequentemente invasi nel nostro spazio vitale.
  • Tendiamo a farci carico della sofferenza e dei problemi altrui.
  • Viviamo relazioni conflittuali con il partner (o ex partner), i figli, i genitori, fratelli e sorelle.
  • Ci troviamo in un momento di transizione della nostra vita.
    Esempio: vorremmo lasciare il lavoro ma non ne abbiamo il coraggio, non amiamo più il nostro partner ma non riusciamo a lasciarlo. Tradiamo il partner o siamo traditi.
  • Quando ci sentiamo in colpa se raggiungiamo un successo, quando conosciamo il senso di fallimento, quando accade sempre qualcosa che rovina tutto sul più bello.
  • Quando abbiamo difficoltà economiche o lavorative.
  • Quando abbiamo bisogno di affetto e riconoscimento e non lo riceviamo da nessuno.
  • Quando ci sembra di dare e non ricevere mai.

Le Costellazioni Familiari risolvono i nostri problemi?

No. Nessuno può risolvere nulla al posto nostro, siamo noi che, passo dopo passo, abbiamo il potere di realizzarci lungo il nostro cammino, anche grazie alle Costellazioni Familiari. Grazie alle quali possiamo innanzitutto vedere cosa ostacola il nostro cammino. Sentire nel corpo cosa ci accade se continuiamo a camminare con quei pesi che diventano zavorre per avvertire poi come possiamo vivere privi di quei pesi. Fare esperienza dell’armonia, della libertà, dell’amore, della semplicità, del fluire, dello stare bene.
Per poi portare nella nostra vita il cambiamento, continuando a lavorare su di sé e assumendoci la piena responsabilità del proprio valore e della propria trasformazione.

Come si svolgono le Costellazioni Familiari

Il gruppo di Costellazioni Familiari è fisicamente composto da:

– un facilitatore
– un cliente
– diversi rappresentanti

Il FACILITATORE è colui che esplora insieme al cliente la tematica su cui porre l’attenzione. Sulla base della sua esperienza e delle competenze, in ascolto del campo morfico (o morfogenetico) e del linguaggio non verbale,  facilita la costellazione verso un fluire armonioso.

Il CLIENTE è colui che porta la tematica da esplorare.

I RAPPRESENTANTI sono coloro che vengono scelti dal cliente, sulla base del suo sentire (e non di ciò che la sua mente pensa di sapere) per rappresentare i ruoli necessari allo svolgimento della costellazione. I rappresentanti sono liberi di muoversi spontaneamente con il proprio sentire, come fossero antenne in grado di ricevere informazioni autentiche dal campo morfico.

Come ci si sente dopo aver costellato?

Le persone avvertono un cambiamento reale nelle loro relazioni, per esempio Alberto ha raccontato di aver sciolto, immediatamente e quasi incredibilmente, un blocco comunicativo con il proprio padre, con cui non parlava da anni.

Stefania, che aveva costellato la sua relazione con il maschile, ha instaurato una relazione sentimentale con un nuovo partner, serena e armonica.

In generale le persone che partecipano raccontano di sentirsi più libere e leggere.
Nutrite nel profondo, più consapevoli di se stesse e delle proprie dinamiche. Connesse con il gruppo che è una risorsa molto importante, di sostegno e crescita.

Le costellazioni familiari possono essere di gruppo ed individuali.

Nelle Costellazioni Familiari Individuali, che tengo nel mio studio a Riccione, al posto dei familiari ci sono dei simboli (pupazzetti, cuscini, oggetti vari …) che vengono appoggiati a terra nello spazio, in modo inconscio. Tutto accade osservando e riconoscendo “ciò che è”.
La vita di ogni persona segue un sentiero che spesso non è comprensibile dalla mente umana. Occorre profondo rispetto, riconciliazione, perdono, accoglienza per il cammino di ognuno di noi.

Per chiedere informazioni sui prossimi gruppi di Costellazioni Familiari a Rimini o per prenotare una seduta di Costellazioni Individuali a Riccione

Dipendenza affettiva

Dal bisogno dell’altro all’amore per se stessi

In questo articolo tratto la tematica della dipendenza affettiva, chiarendo che non è affatto semplice dare una definizione del concetto di dipendenza affettiva, innanzitutto perché il concetto di dipendenza, così come quello di indipendenza tende ad avere mille sfaccettature e implicazioni.
La dipendenza affettiva non è una dipendenza da sostanze o da alcool (anche se può sfociare in questo), così come non è dipendenza dal gioco, dallo shopping, dal sesso, dal lavoro, dal telefonino e così via.

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Metodo TRE per il rilascio di tensioni, stress e traumi

TRE (Tension and trauma releasing exercises) è un metodo corporeo che si avvale di semplici esercizi fisici attraverso i quali è possibile stimolare nel corpo il tremore neurogeno e alcuni movimenti involontari che permettono il completamento di risposte che in passato sono rimaste bloccate, dando così origine ad una reazione traumatica nel corpo.

Che cos’è il tremore neurogeno?

Il tremore neurogeno è una forma di tremore muscolare, osservabile in natura, comune a tutti i mammiferi.
Attraverso il tremore neurogeno vengono scaricate le tensioni neuro-muscolari prodotte da tensioni quotidiane che nel tempo diventano stress, da traumi o anche da un’intensa pratica sportiva.

A cosa serve il Metodo TRE?

Partendo dal presupposto che il trauma influenza la personalità (che cos’è il trauma?), sappiamo anche che ogni essere umano è progettato per evolvere dal trauma.
Uno squilibrio tra sistema simpatico e sistema parasimpatico causa nel nostro organismo tutto un insieme di disturbi da stress (o sintomi psicosomatici) che se non curati nei tempi giusti creano nel corpo una risposta traumatica più cristallizzata.

Il metodo TRE è stato progettato per portare il nostro Sistema Nervoso Autonomo ad uno stato di equilibrio tra il Sistema Simpatico e il Sistema Parasimpatico e pertanto a rilasciare le tensioni, lo stress e anche eventuali risposte traumatiche riportando nel corpo, nella mente e nello spirito uno stato di salute e benessere.

Benefici della pratica T.R.E

  • Rilassamento mentale;
  • Scioglimento di rigidità fisiche;
  • Rilascio tensioni fisiche ed emotive;
  • Prevenzione e rilascio di contratture muscolari;
  • Senso di benessere generale;
  • Ripristino dei confini;
  • Aumento dell’autostima;
  • Miglioramento della postura;
  • Diminuzione di preoccupazione ed ansia;
  • Potenziamento dell’energia vitale;
  • Equilibrio del ritmo sonno / veglia;
  • Ampliamento della resilienza:
  • Riduzione dei sintomi post traumatici;
  • Sollievo da stati dolorosi, cronici e non, come per esempio: dolori mestruali, fibromialgia, emicrania, cervicale ecc…

Video dimostrativo

In questo video viene ripresa una sequenza di tremore neurogeno.
Il soggetto inquadrato sono proprio io, sto tremando in modo involontario, le mie gambe, il bacino, la pancia, il diaframma, il petto è scosso da un tremore che accade naturalmente e che mi ha portato, sia durante la sessione che dopo, ad un profondo rilassamento.

Come si svolge una sessione di TRE?

Dopo un breve colloquio passiamo alla pratica, allo svolgimento di 7 esercizi che servono a :

  • radicarci e centrarci;
  • portare l’attenzione al nostro corpo;
  • respirare in modo fluido e consapevole;
  • stimolare i nostri muscoli e prepararli al tremore neurogeno;
  • lavorare con tutto il corpo, in particolare con lo psoas e il diaframma;
  • lasciarsi andare durante il settimo esercizio al tremore neurogeno;
  • scaricare tensioni e stress;
  • integrare traumi;
  • rilassarci.

Durante la sessione la mia presenza è costante sia nella comunicazione verbale che nell’osservazione del non verbale. Qualsiasi contenuto che emerge durante la sessione viene integrato con delicatezza, morbidezza e un senso di sicurezza.
Alla fine degli esercizi e della parte a terra (visibile nel video) segue una parte di integrazione di quanto avvenuto e un ultimo colloquio verbale.

Se desideri ricevere più informazioni riguardo al Metodo TRE, contattami.

Per cercare operatori TRE in tutta Italia clicca qui.

Somatic Experiencing rilascio traumi

Somatic Experiencing® è un potente metodo di lavoro psico-fisiologico per il trattamento e la prevenzione dei traumi in tempi brevi

Somatic Experiencing (SE) nasce da un’intuizione Peter Levine – medico e psicoterapeuta statunitense – frutto di un’attenta osservazione del comportamento degli animali selvatici durante la loro vita naturale. Essi, ci dice Levine, nonostante esposti quotidianamente a minacce, raramente restano traumatizzati.
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La relazione con un narcisista

Chi è il narcisista?

Il narcisista non lo sa, non si conosce, non riesce ad accedere alla parte autentica di sé e la descrizione che da di se stesso non corrisponde a ciò che dicono di lui coloro che l’hanno incontrato.

Chi è la sua vittima?

Puoi essere Tu, uomo o donna, dall’animo gentile e dal carattere empatico.
Tu che sai comprendere l’altro e che cerchi all’esterno ciò che invece va coltivato interiormente.
In questo articolo mi rivolgerò alle donne come vittime del narcisista uomo semplicemente per casistica poiché la maggior parte delle persone che si sono rivolte a me per fare un percorso di ricostruzione dopo la fine di una relazione con un narcisista sono donne.
Occorre tenere presente però che ci sono tante donne ad avere a loro volta comportamenti narcisisti (e molto spesso sono coloro che si attirano un uomo narcisista).

Cosa vuole da te il narcisista?

Vuole che tu possa fargli capire chi è lui davvero.
Nel frattempo ti usa e per farlo occorre che tu soddisfi i suoi bisogni senza chiedergli nulla in cambio.

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Consigli per una buona comunicazione

Le parole sono finestre, oppure muri, ci imprigionano o ci danno la libertà.
Quando parlo e quando ascolto, possa la luce dell’amore splendere attraverso me.
Marshall Rosenberg.

Perché le parole possono essere finestre oppure muri?

Perché in ogni relazione attraverso lo scambio verbale possiamo respirare l’aria fresca dell’apertura delle finestre o il dolore di sbattere contro un muro.

In ogni comunicazione è importante costruire quel ponte di parole che può connetterci alla persona con cui ci stiamo relazionando, ma quanta fatica costruire quel ponte..
Occorre lavorare su se stessi, per conoscersi in profondità, per comprendere quali siano i nostri bisogni in modo da essere in grado di comunicarli all’altro in modo chiaro, inequivocabile, senza lasciar spazio a interpretazioni o fantasie.
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Autostima

Che aspetto ha l’autostima?

Semplice. L’autostima si palesa in modi semplici e diretti, in un volto, un modo di fare, di parlare, di muoversi che manifestano il piacere di essere al mondo.

L’autostima si esprime nella facilità di parlare dei propri successi e insuccessi, di godere dei risultati raggiunti grazie alle nostre azioni e di ammettere serenamente i nostri errori.
Non è legata ad un’immagine di perfezione e non dipende dal valore che altre persone possono attribuirci.
L’autostima è evidente in una comunicazione chiara, diretta, onesta, un modo di parlare che non conosce manipolazioni e giri di parole. Una sua qualità è la spontaneità, la naturalezza e l’armonia tra ciò che una persona fa e ciò che dice.
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Cortisolo e Stress

Che cos’è il cortisolo?

Il cortisolo, scoperto dal dottor Hans Selye nel 1907, è un ormone prodotto dal surrene chiamato “ormone dello stress”. I suoi valori aumentano in condizioni tensive ad esempio dopo esercizi fisici intensi, problematiche lavorative, relazionali, emotive, familiari e/o in risposta a qualsiasi altro evento più o meno traumatico.
E’ il naturale adattamento evolutivo dell’uomo attraverso la “reazione di attacco o fuga”.

Leggi l’articolo sulle risposte di sopravvivenza alla minaccia, lotta o fuga ]

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Sono un Counselor e NON mi fermo qui

Stop ai counselor: la loro attività è illegale e si colloca in palese sovrapposizione con quella dello psicologo.

È il messaggio che il Ministero della Salute ha inviato nella giornata di sabato 19 gennaio 2019 all’UNI – organo impegnato a delineare una normativa per il riconoscimento di questa “presunta” figura professionale – all’Ordine nazionale degli psicologi e quello del Lazio.
Nell’articolo del giornale che riporto il presidente dell’Ordine degli Psicologi appare contento di aver ottenuto questo grande risultato, dando già per approvata la normativa.
Poiché da due giorni circolano anche sui social notizie vere mischiate a considerazioni false sulla nota inviata dal Ministero della salute all’UNI, ho deciso di scrivere una precisazione tecnica.
Spero che il Presidente Ordine Psicologi Lazio Nicola Piccinini non ne abbia a male.
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