L’empatia per accompagnare l’altro nel lavoro di auto esplorazione.
L’empatia del terapeuta verso il cliente è l’elemento che dà sostegno al cambiamento. Tramite l’empatia l’essere umano ha la possibilità di vivere più coerentemente la propria esperienza e di ricercarne i significati profondi.
Rogers definisce l’empatia come la capacità di mettersi nei panni dell’altro, entrando nel suo mondo e accogliendo il suo schema di riferimento “come se” fossimo l’altra persona.
E’ un accompagnare l’altro nell’auto-esplorazione, prendendosi il rischio di guardare con i suoi occhi senza però perdere di vista il proprio mondo e i propri valori.
Ciò preserva il terapeuta dal rischio di cadere nell’errore dell’identificazione.
Quando il terapeuta è efficace, sa cogliere e sentire le emozioni vissute e percepite dal cliente e sa fargli capire che lo percepisce e gli è vicino. Sa entrare così a fondo nel mondo interiore altrui da riuscire a chiarire non solo le emozioni che affiorano alla coscienza dell’interlocutore, ma anche quelle incoscienti o precoscienti.
Questo particolare modo di porsi in ascolto, dice Rogers, «E’ una delle forze più potenti che io conosca per il cambiamento».
Perché è soprattutto attraverso l’essere viste, ascoltate, comprese e accettate umanamente che le persone imparano a vedere, ascoltare, comprendere e accettare se stesse.
E in un secondo tempo anche gli altri.
Fonte: La Terapia centrata sul cliente, G. Martinelli & C. Carl R. Rogers.
COUNSELING, Frassinelli. Luciano Marchino – Monique Mizrahil.
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