Trauma e Costellazioni Familiari

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L’11 dicembre 2015, in occasione del mio compleanno ho scelto di costellare la mia nascita.
Sentivo da tempo che il parto, non solo come evento traumatico, stava diventando sempre più condizionante sul mio presente.
Quasi contemporaneamente ho ricevuto l’invito a partecipare ad un seminario sulle costellazioni familiari dal titolo “i nostri amori” che si sarebbe tenuto in un luogo a me caro.

Energia traumatica

Tutto era perfetto: il luogo, il facilitatore, il gruppo, il cielo e la stella cadente che si è mostrata ai miei occhi il 12 sera.
Ho costellato diverse volte e, anche in questa, mi ha colpito il modo in cui durante la costellazione sia facile toccare l’energia traumatica trattenuta a lungo nel corpo.
Durante una rappresentazione in cui ho personificato la protagonista mi sono resa conto di quanto la costellazione sia uno strumento molto potente per mostrare “ciò che è”, nel proprio corpo e nel campo.

Ho ascoltato ciò che il mio corpo esprimeva

Questa volta più di altre ho portato presenza ai tremori che nascevano nella mia pancia e si espandevano verso il viso, alla mascella rigida e serrata, al respiro che cambiava ritmo, ai muscoli del corpo che si contraevano. Ho sentito il mio sguardo divenire fisso e pesante e ho ascoltato ciò che il mio corpo stava esprimendo. Contrazione, paura, dolore.
Le sensazioni fisiche e le emozioni che provavo abitavano me in diversi strati sotto ad una chiusura che in gergo traumatico chiamerei dissociazione. Mentre la vera protagonista della storia non sentiva nulla di ciò che stavo sentendo io.

Le Costellazioni Familiari

E’ noto che le costellazioni familiari consentono di fare esperienza delle disarmonie che bloccano il fluire dell’amore e della vita nelle relazioni e di giungere a una soluzione attraverso un movimento consapevole.
Ma quando la persona si trova nel suo trauma sarà probabile che non abbia ancora l’energia necessaria per affrontare con successo una costellazione familiare; sono i casi in cui, durante la rappresentazione della costellazione familiare, la persona non accetta o non recepisce ciò che viene rappresentato, non vive la situazione, non ci scende dentro, non la accoglie dentro di sé.

Le costellazioni familiari di Bert Hellinger non sono state concepite per guarire i traumi, né per “perdonare i genitori”, come erroneamente molti pensano.
Hellinger ha chiarito più volte questo punto, le costellazioni familiari sono nate per risolvere gli irretimenti, ossia per sciogliere quelle sofferenze originate dall’esclusione di un membro dal sistema familiare.

Non sempre il trauma o l’insieme dei traumi principali di una persona ha a che fare con l’irretimento.
Attraverso le costellazioni familiari è possibile “mettere in scena” gli eventi traumatici accaduti in una famiglia, tornare indietro nel tempo, evocare l’emozione non elaborata ( un lutto, una perdita, una violenza) e dare libera espressione a quello che viene chiamato “movimento dell’anima”. In questo modo l’evento viene vissuto ed elaborato, portando a compimento la sua “forma” e liberando le risorse e le energie che erano rimaste bloccate.

2 Comments Trauma e Costellazioni Familiari

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